La stazione di Torino Porta Nuova è la principale stazione ferroviaria torinese, la terza in Italia per traffico dei passeggeri.
È capolinea della relazione del treno ad alta velocità per Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Salerno. È servita dai treni del Servizio ferroviario regionale del Piemonte e dai treni della SFM3 del Servizio ferroviario metropolitano di Torino, nonché dai collegamenti a lunga percorrenza gestiti da Trenitalia e da Italo-NTV. È inoltre punto di arrivo di diverse tratte ferroviarie nazionali e internazionali.
STRUTTURE E IMPIANTI
Il fabbricato viaggiatori, la cui area commerciale è gestita da Grandi Stazioni, si articola su più livelli distinti:
- piano sotterraneo, occupato da locali delle divisioni FS e dai magazzini delle attività commerciali e dal collegamento diretto con la metropolitana;
- piano terra, sede dei binari, costituito dal fabbricato viaggiatori (dove si concentrano i servizi ai passeggeri, le attività commerciali, la chiesa cattolica, il Salone degli Stemmi e la Sala del Collegio degli Ingegneri, vale a dire la sfarzosa ex sala reale d'attesa di prima classe meglio nota come Sala Gonin) e da altri sette edifici distribuiti lungo via Nizza e via Sacchi, occupati dalla centrale termica, da uffici e locali tecnici delle divisioni FS;
- mezzanino, attività commerciali;
- piani superiori, sede di uffici e dei servizi postali;
- interno della stazione (dal 15 dicembre 2021), zona commerciale "Il Terrazzo Food Lounge", con Rossopomodoro, McDonald's, Kono Creperia, Starbucks, La Piadineria, Old Wild West, Heineken Beers & Bar, Harry's Bar e Waikiki Poke.
INTERSCAMBI
La stazione consente l'interscambio con le linee di autobus del trasporto pubblico torinese e dei tram della rete tranviaria, oltre alla linea 1 della metropolitana. Vi fanno inoltre capolinea linee extraurbane da tutta la città metropolitana e la linea Sadem per l'aeroporto di Caselle.
Metropolitana: Porta Nuova (M1)
Tram: linee 4, 9 e 7
Bus: fermate linee 6, 11,12, 15, 33, 35, 52, 58, 58/, 61, 64, 67, 68 e navette per l'aeroporto
Stazione taxi
Autonoleggio
Parcheggio d'interscambio
Velostazione
STORIA
Il nome di "Porta Nuova" lo si deve al nome della nuova Porta meridionale del 1620, dovuta al primo ampliamento del centro storico di Torino verso la cosiddetta "Città Nova", ovvero l'espansione urbana voluta soprattutto verso sud da parte di Carlo Emanuele I di Savoia. Abbattuta infatti l'antica porta meridionale di via Santa Teresa angolo via San Tommaso (detta "Porta Marmorea") agli inizi del XIV secolo, la prima "Porta Nuova" in muratura del 1620 fu solo provvisoria, posta tra l'attuale Piazza Carlo Felice e il tratto iniziale della cosiddetta Via Nuova (odierna via Roma).
La "porta" doveva, infatti, far parte soltanto del più ampio progetto scenografico della città, organizzato essenzialmente per l'arrivo di Cristina di Francia, avvenuta lo stesso anno, in occasione delle sue nozze con il duca Vittorio Amedeo I di Savoia.
La porta provvisoria fu abbattuta già nel 1622, mentre la "Porta Nuova" definitiva fu eretta alla convergenza della via Nuova (via Roma) con l'attuale via Gramsci: di piccole proporzioni, fu dotata di quattro colonne marmoree bianche, in stile ionico. Questa fu poi abbattuta durante l'occupazione napoleonica a Torino del 1802.
La stazione di Torino Porta Nuova è la principale stazione ferroviaria torinese, la terza in Italia per traffico dei passeggeri.
È capolinea della relazione del treno ad alta velocità per Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Salerno. È servita dai treni del Servizio ferroviario regionale del Piemonte e dai treni della SFM3 del Servizio ferroviario metropolitano di Torino, nonché dai collegamenti a lunga percorrenza gestiti da Trenitalia e da Italo-NTV. È inoltre punto di arrivo di diverse tratte ferroviarie nazionali e internazionali.
STRUTTURE E IMPIANTI
Il fabbricato viaggiatori, la cui area commerciale è gestita da Grandi Stazioni, si articola su più livelli distinti:
- piano sotterraneo, occupato da locali delle divisioni FS e dai magazzini delle attività commerciali e dal collegamento diretto con la metropolitana;
- piano terra, sede dei binari, costituito dal fabbricato viaggiatori (dove si concentrano i servizi ai passeggeri, le attività commerciali, la chiesa cattolica, il Salone degli Stemmi e la Sala del Collegio degli Ingegneri, vale a dire la sfarzosa ex sala reale d'attesa di prima classe meglio nota come Sala Gonin) e da altri sette edifici distribuiti lungo via Nizza e via Sacchi, occupati dalla centrale termica, da uffici e locali tecnici delle divisioni FS;
- mezzanino, attività commerciali;
- piani superiori, sede di uffici e dei servizi postali;
- interno della stazione (dal 15 dicembre 2021), zona commerciale "Il Terrazzo Food Lounge", con Rossopomodoro, McDonald's, Kono Creperia, Starbucks, La Piadineria, Old Wild West, Heineken Beers & Bar, Harry's Bar e Waikiki Poke.
INTERSCAMBI
La stazione consente l'interscambio con le linee di autobus del trasporto pubblico torinese e dei tram della rete tranviaria, oltre alla linea 1 della metropolitana. Vi fanno inoltre capolinea linee extraurbane da tutta la città metropolitana e la linea Sadem per l'aeroporto di Caselle.
Metropolitana: Porta Nuova (M1)
Tram: linee 4, 9 e 7
Bus: fermate linee 6, 11,12, 15, 33, 35, 52, 58, 58/, 61, 64, 67, 68 e navette per l'aeroporto
Stazione taxi
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Velostazione
STORIA
Il nome di "Porta Nuova" lo si deve al nome della nuova Porta meridionale del 1620, dovuta al primo ampliamento del centro storico di Torino verso la cosiddetta "Città Nova", ovvero l'espansione urbana voluta soprattutto verso sud da parte di Carlo Emanuele I di Savoia. Abbattuta infatti l'antica porta meridionale di via Santa Teresa angolo via San Tommaso (detta "Porta Marmorea") agli inizi del XIV secolo, la prima "Porta Nuova" in muratura del 1620 fu solo provvisoria, posta tra l'attuale Piazza Carlo Felice e il tratto iniziale della cosiddetta Via Nuova (odierna via Roma).
La "porta" doveva, infatti, far parte soltanto del più ampio progetto scenografico della città, organizzato essenzialmente per l'arrivo di Cristina di Francia, avvenuta lo stesso anno, in occasione delle sue nozze con il duca Vittorio Amedeo I di Savoia.
La porta provvisoria fu abbattuta già nel 1622, mentre la "Porta Nuova" definitiva fu eretta alla convergenza della via Nuova (via Roma) con l'attuale via Gramsci: di piccole proporzioni, fu dotata di quattro colonne marmoree bianche, in stile ionico. Questa fu poi abbattuta durante l'occupazione napoleonica a Torino del 1802.
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