Tota Italia. Alle origini di una nazione
Avvertenze
Le informazioni sugli eventi sono soggette a modifiche. Controlla il link di dettaglio dell'evento per gli aggiornamenti più recenti riguardanti prezzi, disponibilità e date.- Data
14/05/2021 - 25/07/2021 - Luogo
Scuderie del Quirinale - Vai al sito web
“Iuravit in mea verba tota Italia sponte sua”, ovvero “L’Italia nella sua interezza presto giuramento per me”: riprendendo le parole di Augusto, che nelle Res Gestae attribuisce all’intera nazione la scelta di combattere a suo fianco contro Marco Antonio, la mostra racconta il lungo e complesso processo di romanizzazione della penisola italiana, un affascinante mosaico di genti e tradizioni, ripercorrendo le tappe che condussero alla sua unificazione sotto le insegne di Roma, cuore pulsante di un gigantesco impero globale.
La straordinaria varietà espressiva e la ricchezza culturale dell’Italia preromana è mostrata al pubblico attraverso 400 reperti, tra statue, elementi di arredo, gioielli, ceramiche, armi, vetri, provenienti da 36 prestatori, fra Musei Statali e Civici nonché Soprintendenze di Stato, che hanno fatto “rete” per raccontare un periodo cruciale della storia del Paese. Tante le testimonianze: il Trono decorato a rilievo delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, il Ritratto di Augusto con il capo velato del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, il Busto di Ottavia Minore da Palazzo Massimo, la Triade Capitolina – ritrovata dai tombaroli fra Tivoli e Guidonia, illegalmente esportata all’estero e successivamente recuperata dai carabinieri negli anni Novanta – e la Cista portagioielli con iscrizione in latino arcaico del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, ma anche straordinari corredi funerari come quello della Tomba dei due guerrieri dal Museo Archeologico Melfese, o quello, ricchissimo, da una tomba femminile nella necropoli di Montefortino d’Arcevia.
“Iuravit in mea verba tota Italia sponte sua”, ovvero “L’Italia nella sua interezza presto giuramento per me”: riprendendo le parole di Augusto, che nelle Res Gestae attribuisce all’intera nazione la scelta di combattere a suo fianco contro Marco Antonio, la mostra racconta il lungo e complesso processo di romanizzazione della penisola italiana, un affascinante mosaico di genti e tradizioni, ripercorrendo le tappe che condussero alla sua unificazione sotto le insegne di Roma, cuore pulsante di un gigantesco impero globale.
La straordinaria varietà espressiva e la ricchezza culturale dell’Italia preromana è mostrata al pubblico attraverso 400 reperti, tra statue, elementi di arredo, gioielli, ceramiche, armi, vetri, provenienti da 36 prestatori, fra Musei Statali e Civici nonché Soprintendenze di Stato, che hanno fatto “rete” per raccontare un periodo cruciale della storia del Paese. Tante le testimonianze: il Trono decorato a rilievo delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, il Ritratto di Augusto con il capo velato del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, il Busto di Ottavia Minore da Palazzo Massimo, la Triade Capitolina – ritrovata dai tombaroli fra Tivoli e Guidonia, illegalmente esportata all’estero e successivamente recuperata dai carabinieri negli anni Novanta – e la Cista portagioielli con iscrizione in latino arcaico del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, ma anche straordinari corredi funerari come quello della Tomba dei due guerrieri dal Museo Archeologico Melfese, o quello, ricchissimo, da una tomba femminile nella necropoli di Montefortino d’Arcevia.