Fontana del Tritone
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Piazza Barberini - 00187 RomaCome arrivareScopri il percorso migliore
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Barberini (53 m)
metropolitana ARepubblica (585 m)
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metropolitana A
La fontana del Tritone si trova a Roma in piazza Barberini.
È opera di Gian Lorenzo Bernini, a cui fu commissionata dal papa Urbano VIII Barberini, nell'ambito dei lavori complessivi di sistemazione del palazzo che il pontefice si era fatto costruire nel 1625 e della piazza su cui questo si affacciava.
La fontana del Tritone, interamente scolpita in travertino, è composta da una vasca mistilinea di esigua altezza collocata al livello del suolo, sopra la quale sono collocati quattro delfini dalla bocca aperta che emergono elegantemente dallo specchio d'acqua. Questi ultimi, volgendo le proprie code e intrecciandole, reggono una grande conchiglia bivalve aperta, al centro della quale si erge imponente il dio marino Tritone.
Il Tritone, con un tronco possente ed eretto e le gambe coperte di squame, reclina la testa all'indietro nell'atto di soffiare in una grossa conchiglia a forma di cono possentemente retta con le braccia; a differenza dei tritoni tradizionali, in genere raffigurati con connotati mostruosi, la statua berniniana ha un aspetto più umano. In ogni caso, dalla buccina (o conchiglia tortile) retta da Tritone fuoriesce un copioso zampillo d'acqua che, sgocciolando dalle scanalature della conchiglia, irrora ed assorbe tutta l'opera e si raccoglie infine nella piscina sottostante. Tra le code dei delfini sono intrecciati artisticamente due stemmi papali con le tre api, simbolo araldico della famiglia Barberini.
La fontana del Tritone, nel complesso, trasmette un esplicito messaggio di esaltazione dinastica della famiglia Barberini, alla quale apparteneva il papa: le api, infatti, sono il simbolo araldico della casata, e alludono al trionfo della Divina Provvidenza, mentre i delfini rimandano per via simbolica ai benefici elargiti dalla famiglia pontificia. Similmente, il tritone intende annunciare al mondo il fasto del Pontefice oppure, secondo altre interpretazioni, simboleggia l'immortalità raggiunta attraverso lo studio delle discipline umanistiche, in riferimento alle notevoli doti letterarie di Urbano VIII, compositore tra l'altro di una ragguardevole raccolta di poemi.
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