Basilica di Santa Maria in Trastevere
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Piazza di Santa Maria in Trastevere - 00153 RomaCome arrivareScopri il percorso migliore
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Trastevere/Mastai (329 m)
tram 8
La basilica di Santa Maria in Trastevere è il più importante luogo di culto cattolico del rione Trastevere a Roma, sede dell'omonima parrocchia, ed è situata in piazza di Santa Maria in Trastevere.
La basilica, secondo la tradizione, venne fondata da papa Callisto I (217-222), nel luogo in cui dal terreno sgorgò dell'olio, e compiuta da Giulio I (337-352).
STORIA
Durante l'VIII e il IX secolo, vennero aggiunte le navate laterali, risistemato il presbiterio e scavata la confessione, nella quale furono poste le spoglie di alcuni martiri tra cui quelle di san Callisto, fondatore della basilica.
La struttura architettonica attuale risale alla ricostruzione effettuata nel 1138-1148, con materiale in parte di spoglio proveniente dalle Terme di Caracalla, e voluta da papa Innocenzo II (1130-1143). Il pontefice non riuscì a vedere il compimento e la decorazione della basilica, ma lasciò, tuttavia, i mezzi economici necessari per condurre a termine i lavori.
Nel XVI secolo, il cardinale austriaco Marco Sittico Altemps fece realizzare la Cappella della Madonna della Clemenza e alcune di quelle laterali su progetto di Martino Longhi il Vecchio.
Nel 1702, papa Clemente XI fece riedificare il portico e modificare la facciata su progetto di Carlo Fontana.
Durante il pontificato di Pio IX, tra il 1866 ed il 1877, la chiesa fu sottoposta ad un articolato restauro per opera dell'architetto Virginio Vespignani.
DESCRIZIONE
La facciata a salienti, preceduta dal portico progettato da Carlo Fontana (1702), conserva nella parte superiore un mosaico del XIII secolo in cui Maria in trono che allatta il Bambino è affiancata da dieci donne recanti lampade.
Sulla sommità del campanile romanico, si vede, in una nicchia, un mosaico raffigurante la Madonna col Bambino.
All'interno, a tre navate su colonne ioniche e corinzie architravate, si notano il bel soffitto ligneo, disegnato da Domenichino (autore anche dell'Assunzione al centro) e alcune pitture risalenti al restauro del XIX secolo, sotto papa Pio IX. Nella prima cappella della navata destra si trova Santa Francesca Romana di Giacomo Zoboli mentre nella seconda cappella la Natività di Étienne Parrocel. La quarta cappella era dedicata a San Federico di Utrecht e nel 1651, quando titolare della basilica era il cardinal Federico Corner (1579-1653), iniziarono i lavori di sistemazione: la pala d'altare fu dipinta da Giacinto Brandi e raffigura il martirio di San Federico; il quadro è conservato nell'ufficio del parroco dal XVII secolo per proteggerlo dall'umidità. Nella cappella vi era una copia del dipinto realizzata da Arcangelo Spagna, allievo del Brandi.
La basilica ospita le reliquie di san Giulio I e le salme di san Callisto I e Innocenzo II.
COME ARRIVARE
bus e tram: H, 23, 280, 44, 75, 8
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