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Cimitero acattolico di Roma

Cimitero degli Inglesi

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Cimitero acattolico di Roma

Cimitero degli Inglesi


Il cimitero acattolico di Roma, già cimitero degli Inglesi (o dei protestanti, e colloquialmente cimitero del Testaccio o degli artisti e dei poeti), si trova nel rione Testaccio, vicino a Porta San Paolo, a lato della Piramide Cestia.

Dal momento che le norme della Chiesa cattolica vietavano di seppellire in terra consacrata i non cattolici – tra cui i protestanti, gli ebrei e gli ortodossi – nonché i suicidi e gli attori (questi, dopo morte, erano "espulsi" dalla comunità cristiana cittadina e inumati fuori dalle mura o al margine estremo delle stesse) le inumazioni avvenivano di notte per evitare manifestazioni di fanatismo religioso e per preservare l'incolumità di coloro che partecipavano ai riti funebri.

Nel XVIII secolo e nel XIX secolo la zona del cimitero acattolico era chiamata "I prati del popolo romano". Si trattava di un'area di proprietà pubblica, dove si pascolava il bestiame, si conservava il vino nelle cavità createsi nel Monte dei cocci, dove i romani andavano a svagarsi.

Furono gli stessi acattolici a scegliere quei luoghi per le sepolture e ciò fu loro consentito da una deliberazione del Sant'Uffizio che nel 1671 acconsentì che ai "Signori non cattolici" cui toccava di morire in città venisse risparmiata l'onta di trovare sepoltura assieme alle prostitute e ai peccatori nel cimitero del Muro Torto.

Tra le numerose tombe di personaggi celebri è da ricordare quella del poeta inglese John Keats (1795-1821). Keats morì a Roma di tubercolosi.

Shelley (1792-1822) fu un poeta inglese che annegò nell'affondamento del suo vascello al largo della costa tirrenica fra Portovenere e la Toscana e fu cremato sulla spiaggia vicino a Viareggio, là dove le onde avevano spinto il suo corpo. Le sue ceneri furono sepolte nel cimitero protestante.

Nel cimitero è inoltre presente la tomba di Antonio Gramsci.

Fonte: Wikipedia

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