Musei Capitolini
Palazzo dei Conservatori, Palazzo Nuovo
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Piazza del Campidoglio 1 - 00186 Roma - Telefono
060608 - E-mail
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Piazza del Campidoglio 1 - 00186 RomaCome arrivareScopri il percorso migliore
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Colosseo (760 m)
metropolitana B1BVenezia (282 m)
tram 8
Eventi
I Musei Capitolini costituiscono la principale struttura museale civica comunale di Roma, parte del Sistema Musei di Roma Capitale, con una superficie espositiva di 12.977 m².
Aperti al pubblico nell'anno 1734, sotto papa Clemente XII, sono considerati il primo museo al mondo, inteso come luogo dove l'arte fosse fruibile da tutti e non solo dai proprietari. Si parla di "musei", al plurale, in quanto alla originaria raccolta di sculture antiche fu aggiunta da papa Benedetto XIV, nel XVIII secolo, la Pinacoteca, costituita da opere illustranti soggetti prevalentemente romani.
La sede storica dei Capitolini è costituita dal Palazzo dei Conservatori e dal Palazzo Nuovo, edifici che affacciano sulla michelangiolesca Piazza del Campidoglio. La creazione del museo può essere fatta risalire al 1471, quando papa Sisto IV donò alla città una collezione di importanti bronzi provenienti dal Laterano (tra i quali la Lupa capitolina), che fece collocare nel cortile del Palazzo dei Conservatori e sulla piazza del Campidoglio: ciò lo rende il più antico museo pubblico al mondo.
La raccolta antiquaria si arricchì nel tempo con donazioni di vari papi (Paolo III, Pio V che voleva espellere dal Vaticano le sculture pagane), e fu meglio allocata con la costruzione del Palazzo Nuovo nel 1654. Da allora il museo si è accresciuto notevolmente, includendo non solo manufatti di età romana notevoli per quantità e qualità (statue, iscrizioni, mosaici), ma anche pezzi di arte medioevale, rinascimentale e barocca.Il museo fu aperto a visite pubbliche per volere di papa Clemente XII quasi un secolo più tardi, nel 1734. Il suo successore, Benedetto XIV, inaugurò la Pinacoteca capitolina, acquisendo le collezioni private della famiglia Sacchetti e della famiglia Pio.
Durante l'occupazione francese (1796-1815), diverse opere presero la via del Museé Napoleon a causa del Trattato di Tolentino (1796). Tra di queste si ricordano Lo Spinario, la Venere Capitolina, il Bruto capitolino e il Galata morente , che vennero restituite grazie al Congresso di Vienna e all'intervento di Antonio Canova, delegato dal Santo Padre per i cosiddetti "ricuperi", che ponevano rimedio alle spoliazioni napoleoniche. Altre opere invece, come ad esempio il Sarcofago delle Muse, anticamente presso i Musei Capitolini attraverso la collezione Albani, rimasero al Louvre.
L'opera forse più famosa che vi è conservata è la statua equestre di Marco Aurelio; quella al centro della piazza è una copia, mentre l'originale, dopo essere stato sottoposto a lavori di restauro, è ora collocato nella nuova aula vetrata, l'Esedra di Marco Aurelio, nel Giardino Romano, dietro Palazzo dei Conservatori.
La visita nell'altro edificio dei musei, il Palazzo Nuovo, è compresa nello stesso biglietto di entrata; vi si può accedere sempre dalla piazza o da una galleria sotterranea scavata (Galleria di congiunzione) negli anni trenta e attualmente allestita come Galleria Lapidaria (cioè preposta all'esposizione delle epigrafi), che dà accesso anche al Tabularium e unisce i due edifici. Qui si trova la pinacoteca dei musei nel cui catalogo c'è il famoso dipinto del San Giovanni Battista, opera del Caravaggio.
Ma vi si trova anche il simbolo della città, il bronzo della Lupa capitolina, a lungo tempo ritenuta un'opera etrusca del V secolo a.C. e solo recentemente ritenuta da alcuni restauratori come risalente al XII secolo; con molta probabilità la statua originaria non comprendeva i gemelli della leggenda Romolo e Remo, che sembra furono aggiunti nel Rinascimento. La famosa colossale testa di Costantino I, visibile nel cortile, risale invece al IV secolo. Un'altra scultura in bronzo è il Cavallo dal vicolo delle Palme.
Capolavoro della scultura medievale è il Ritratto di Carlo I d'Angiò di Arnolfo di Cambio (1277), il primo ritratto verosimile di un personaggio vivente scolpito in Europa che ci sia pervenuto dall'epoca post-classica.
Qui vennero col tempo esposte altre e numerose collezioni storiche, come la Protomoteca (collezione di busti ed erme di uomini illustri trasferiti dal Pantheon al Campidoglio, per volontà di Pio VII nel 1820); la collezione del cardinale Alessandro Albani; quella donata da Augusto Castellani nella seconda metà dell'800, costituita da materiali ceramici arcaici (dall'VIII al IV secolo a.C.), di area prevalentemente etrusca, ma anche di produzione greca e italica.
Dagli scavi condotti dopo l'Unità d'Italia per i lavori di Roma capitale emersero grandi quantità di nuovi materiali, che, raccolti nel Magazzino Archeologico Comunale, in seguito denominato Antiquarium, furono nel tempo parzialmente esposti ai Capitolini.
Nel 1997 è stata aperta una sede distaccata nell'ex Centrale Termoelettrica Giovanni Montemartini nel quartiere Ostiense, creando una soluzione originale di fusione tra archeologia industriale e classica. Nel 2005 fu inaugurata la cosiddetta "esedra di Marco Aurelio". Oggi i Musei Capitolini fanno parte del Sistema dei Musei in Comune.
COLLEGAMENTI
È raggiungibile dalla fermata Colosseo della linea B/B1 della metropolitana.
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