Museo di Casal de' Pazzi
- Indirizzo
Via Egidio Galbani, 6 - 00156 Roma - Telefono
060608 - Vai al sito web
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Rebibbia (823 m)
metropolitana B
Il Museo di Casal de' Pazzi è un'importante area di interesse archeologico, geologico, paleontologico trasformata nel tempo in un vero e proprio Museo. Si trova a Roma, nel IV Municipio, tra la via Tiburtina e la via Nomentana, non lontano dal fiume Aniene. La struttura museale ricopre parte di un deposito pleistocenico ed è aperta continuativamente al pubblico dal 30 marzo 2015.
Nel 1981, a seguito di lavori effettuati per l'urbanizzazione del quartiere di Casal de' Pazzi, non lontano da Ponte Mammolo, fu identificato un importante deposito di origine fluviale riferibile al Pleistocene medio. Il deposito si estendeva su una superficie di circa 1200 m² ed era costituito da sabbie e ghiaie, in massima parte di origine vulcanica, che colmavano un tratto dell'alveo di un antico fiume. Questo aveva inciso, con lo scorrere delle sue acque, il banco tufaceo prodotto dall'attività del vicino Vulcano Laziale, allora attivo, e datato a circa 366.000 anni fa.
Il giacimento, riferibile allo stadio isotopico 7 (circa 200.000 anni fa), è eccezionalmente ben conservato e costituisce l'ultima testimonianza di una straordinaria serie di depositi pleistocenici che costellavano la bassa valle dell'Aniene, andati distrutti dall'avanzare della città. Esso ci permette, nel pieno della città moderna, di immaginare un paesaggio preistorico scomparso, con le sue grandi faune, gli antichi vulcani e i gruppi di uomini cacciatori-raccoglitori.
Nel deposito furono scoperti oltre 2000 reperti faunistici caratteristici di condizioni climatiche tendenzialmente temperate ed umide.
Sono state rinvenute numerose ossa di vertebrati, attribuibili per lo più a mammiferi ed uccelli. L'insieme faunistico nel suo complesso è costituito in parte da animali oggi estinti e da specie che non possono essere più individuate nel territorio laziale o più in generale in quello italiano, a causa delle diverse condizioni climatiche e ambientali attuali.
L'industria litica, che rappresenta l'insieme di oggetti e manufatti prodotti ed usati dall'uomo al fine di rispondere a necessità di differente natura (es. procacciamento, preparazione del cibo, lavorazione delle pelli animali, operazioni di taglio e foratura, ecc.), è costituita da più di 1.500 oggetti. La presenza di tali resti nel deposito non è direttamente riconducibile a delle azioni umane determinabili, bensì è il risultato del trasporto di questi da parte della corrente.
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