Politeama Garibaldi
Teatro Politeama
- Indirizzo
Piazza Ruggiero Settimo - 90139 Palermo - Telefono
091 607 2532 - E-mail
info@orchestrasinfonicasiciliana.it - Vai al sito web
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Piazza Ruggiero Settimo - 90139 PalermoCome arrivareScopri il percorso migliore
Il Politeama Garibaldi (da molti erroneamente chiamato Teatro Politeama) si trova sulla Piazza Ruggero Settimo (a sua volta usualmente denominata Piazza Politeama) al centro di Palermo.
L'opera propone simmetrie con sinteticità espositive in sinergia ad equilibri neoclassici caratteristici degli archi di trionfo napoleonici, con gruppi bronzei di cavalli rampanti posti all'ingresso dell'edificio.
Giuseppe Damiani Almeyda s'ispirò ai modelli del classicismo accademico in voga alla fine dell'Ottocento. Secondo Antonella Mazzamuto (Luoghi di Sicilia, Teatri tra '800 e '900. Edizioni Ariete, 2000), «il tipo adottato nel Politeama Garibaldi è quello del teatro-circo, in cui però la forma semicilindrica del prospetto nasconde una sala a ferro di cavallo con due ordini di palchi ed un profondo loggione. È una soluzione che ricorda il primo Hoftheater di Gottfried Semper, realizzato a Dresda, dove l'andamento semicircolare del fronte contiene ancora una sala di tipo tradizionale».
L'architettura del Politeama – sottolinea ancora la Mazzamuto – rimanda, poi, «al progetto teorico di teatro del Durand che aveva canonizzato la riproposizione del monumento storico: l'anfiteatro romano. Damiani Almeyda non adotta i tre ordini di arcate del Colosseo, come fa Durand, bensì un doppio ordine con trabeazione, secondo modalità desunte dall'architettura pompeiana».
Inoltre, la struttura cilindrica ricorda il Pantheon romano.
Il valore di questa costruzione sta nell'esaltazione della funzione sociale del teatro come "teatro del popolo", con l'enorme sala a ferro di cavallo (che nel 1874 poteva contenere cinquemila spettatori) con due file di palchi, dominata da una grande galleria articolata in due ordini.
L'ingresso è costituito da un arco di trionfo sormontato dalla quadriga bronzea di Apollo, opera di Mario Rutelli, cui s'affianca una coppia di cavalli bronzei di Benedetto Civiletti.
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