Salvatore Emblema
Avvertenze
Le informazioni sugli eventi sono soggette a modifiche. Controlla il link di dettaglio dell'evento per gli aggiornamenti più recenti riguardanti prezzi, disponibilità e date.- Data
26/05/2022 - 29/01/2023 - Orario
10:00 - 17:30 - Luogo
Museo Nazionale di Capodimonte - Prezzo
12 € - Vai al sito web
“Per capire cos’è un quadro uno si dovrebbe prima domandare a cosa è legato. Io credo che dopo il focolare la pittura è la più domestica delle cose umane. Non c’è pittura senza casa. Come non c’è casa senza muri. Nelle canzoni, forse. A me il muro, devo dire, seduce come fosse un corpo vivo. È il confine, la soglia tra lo spazio dove governi tu e quello dove governa qualcos’altro. Appartiene alla geografia dell’esistenza più che all’edilizia. Ti protegge dai dubbi dell’orizzonte aperto. Pensaci, i muri vivono di tempo. E il tempo li segna. Li graffia, li tormenta. Ma tutto questo avviene fuori. E dentro? Magari la pittura è lo strumento che ci siamo inventati per tormentare i muri: da dentro. Che poi è tormento buono, si capisce. Come quando consumiamo, fino allo sfinimento, le cose che amiamo. Per troppo averle tenute tra le mani.”
Salvatore Emblema
Dal 26 maggio al 30 ottobre 2022 prorogata al 29 gennaio 2023, presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte, è esposta la più ampia personale in un museo pubblico dedicata all’artista Salvatore Emblema (Terzigno, 1929), dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2006.
La mostra, a cura di Sylvain Bellenger, è realizzata con il supporto scientifico del Museo Emblema e del suo archivio, con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte Ets.
La mostra si inserisce nel ciclo di mostre focus “Incontri Sensibili” in cui le opere di artisti contemporanei sono messe a confronto con quelle della collezione storica del Museo ed evidenzia la stretta relazione tra l’attività pittorica e la parallela ricerca in campo installativo di Salvatore Emblema.
Una mostra diffusa, tra Museo e Real Bosco
A Capodimonte, il progetto espositivo si articola in un percorso diffuso tra gli spazi interni del Museo e quelli esterni del Real Bosco, per approfondire quel processo di riappropriazione e sublimazione dell’elemento naturale e paesaggistico che ha caratterizzato gran parte dell’attività di Emblema tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80.
La mostra si inserisce nel filone di mostre monografiche dedicate al rapporto di alcuni artisti con la città di Napoli: Pablo Picasso, Caravaggio, Vincenzo Gemito, Luca Giordano, Santiago Calatrava.
Salvatore Emblema (Terzigno, 1929 – 2006), nato alle pendici del Vesuvio, ha saputo coniugare lo scenario delle sue origini con il linguaggio astratto di matrice americana. Conosciuto per l’uso di materiali comuni, come la juta con cui ha composto i grandi dipinti segnati da figure geometriche, in mostra sono presentate anche opere meno note, tra cui alcune installazioni ambientali, indagini sul rapporto tra opera e ambiente, azione e contesto.
Al successo che ha connotato gli anni ‘50 fino all’inizio degli anni ’80, è seguito un periodo di incomprensione da parte del pubblico. Per questo Capodimonte ha voluto fortemente dedicare a Salvatore Emblema un’ampia mostra, diffusa tra secondo e terzo piano del Museo, Cellaio e Real Bosco, ripercorrendo le fasi della sua ricerca, sia in senso cronologico che tematico. Per la prima volta è anche esposta, nella sala Incontri sensibili, l’installazione Scatole Trasparenti (1969-74), desunta da uno studio dell’artista.
"Debbo confessarti una cosa. Esporre i quadri mi spaventa assai. Perché i quadri miei chiedono. Come amanti e dei più capricciosi. Chiedono alla luce di essere completati. Allo spazio di essere accolti. Addirittura implorano i muri di cambiare la loro stessa natura, di farsi porte immaginarie, cieli, orizzonti, terre o perimetri per lo sguardo. Ma alla fine cosa diamo in cambio? Trasparenza, quella sicuramente. Ma ti basta? Io e i miei quadri ci offriamo come carne nuda ai tuoi occhi giudici. Ma così ci sono quasi gli estremi per l’oltraggio al pudore. Capisci? Io non lo so se la pittura è ancora una cosa attuale o se vale la pena, oggi, fare ancora un quadro. So solo che un quadro ben riuscito assomiglia tanto a una casa con la pelle sottile, costruita sulla strada che corre tra i tuoi occhi e questo impercettibile movimento del sole. Proprio ora, qui. Mentre ti sto parlando."
Salvatore Emblema
DATE e ORARI
26 maggio – 30 ottobre 2022 PROROGATA al 29 gennaio 2023
Museo: secondo piano (sala incontri sensibili) e terzo piano dalle ore 10.00 alle ore 17.30 (ultimo accesso alle ore 17.00) chiuso il mercoledì
Cellaio: venerdì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (ultimo accesso alle ore 16.30)
Real bosco: le installazioni ambientali sono sempre visibili, tutti i giorni, secondo i consueti orari di fruizione del real bosco
BIGLIETTI
Intero: € 12
Ridotto: € 2
per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni non compiuti (fino al giorno del compimento del 25esimo anno di età incluso).
Gratuito: per i minori di anni 18 e per i cittadini italiani residenti all’estero.
“Per capire cos’è un quadro uno si dovrebbe prima domandare a cosa è legato. Io credo che dopo il focolare la pittura è la più domestica delle cose umane. Non c’è pittura senza casa. Come non c’è casa senza muri. Nelle canzoni, forse. A me il muro, devo dire, seduce come fosse un corpo vivo. È il confine, la soglia tra lo spazio dove governi tu e quello dove governa qualcos’altro. Appartiene alla geografia dell’esistenza più che all’edilizia. Ti protegge dai dubbi dell’orizzonte aperto. Pensaci, i muri vivono di tempo. E il tempo li segna. Li graffia, li tormenta. Ma tutto questo avviene fuori. E dentro? Magari la pittura è lo strumento che ci siamo inventati per tormentare i muri: da dentro. Che poi è tormento buono, si capisce. Come quando consumiamo, fino allo sfinimento, le cose che amiamo. Per troppo averle tenute tra le mani.”
Salvatore Emblema
Dal 26 maggio al 30 ottobre 2022 prorogata al 29 gennaio 2023, presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte, è esposta la più ampia personale in un museo pubblico dedicata all’artista Salvatore Emblema (Terzigno, 1929), dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2006.
La mostra, a cura di Sylvain Bellenger, è realizzata con il supporto scientifico del Museo Emblema e del suo archivio, con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte Ets.
La mostra si inserisce nel ciclo di mostre focus “Incontri Sensibili” in cui le opere di artisti contemporanei sono messe a confronto con quelle della collezione storica del Museo ed evidenzia la stretta relazione tra l’attività pittorica e la parallela ricerca in campo installativo di Salvatore Emblema.
Una mostra diffusa, tra Museo e Real Bosco
A Capodimonte, il progetto espositivo si articola in un percorso diffuso tra gli spazi interni del Museo e quelli esterni del Real Bosco, per approfondire quel processo di riappropriazione e sublimazione dell’elemento naturale e paesaggistico che ha caratterizzato gran parte dell’attività di Emblema tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80.
La mostra si inserisce nel filone di mostre monografiche dedicate al rapporto di alcuni artisti con la città di Napoli: Pablo Picasso, Caravaggio, Vincenzo Gemito, Luca Giordano, Santiago Calatrava.
Salvatore Emblema (Terzigno, 1929 – 2006), nato alle pendici del Vesuvio, ha saputo coniugare lo scenario delle sue origini con il linguaggio astratto di matrice americana. Conosciuto per l’uso di materiali comuni, come la juta con cui ha composto i grandi dipinti segnati da figure geometriche, in mostra sono presentate anche opere meno note, tra cui alcune installazioni ambientali, indagini sul rapporto tra opera e ambiente, azione e contesto.
Al successo che ha connotato gli anni ‘50 fino all’inizio degli anni ’80, è seguito un periodo di incomprensione da parte del pubblico. Per questo Capodimonte ha voluto fortemente dedicare a Salvatore Emblema un’ampia mostra, diffusa tra secondo e terzo piano del Museo, Cellaio e Real Bosco, ripercorrendo le fasi della sua ricerca, sia in senso cronologico che tematico. Per la prima volta è anche esposta, nella sala Incontri sensibili, l’installazione Scatole Trasparenti (1969-74), desunta da uno studio dell’artista.
"Debbo confessarti una cosa. Esporre i quadri mi spaventa assai. Perché i quadri miei chiedono. Come amanti e dei più capricciosi. Chiedono alla luce di essere completati. Allo spazio di essere accolti. Addirittura implorano i muri di cambiare la loro stessa natura, di farsi porte immaginarie, cieli, orizzonti, terre o perimetri per lo sguardo. Ma alla fine cosa diamo in cambio? Trasparenza, quella sicuramente. Ma ti basta? Io e i miei quadri ci offriamo come carne nuda ai tuoi occhi giudici. Ma così ci sono quasi gli estremi per l’oltraggio al pudore. Capisci? Io non lo so se la pittura è ancora una cosa attuale o se vale la pena, oggi, fare ancora un quadro. So solo che un quadro ben riuscito assomiglia tanto a una casa con la pelle sottile, costruita sulla strada che corre tra i tuoi occhi e questo impercettibile movimento del sole. Proprio ora, qui. Mentre ti sto parlando."
Salvatore Emblema
DATE e ORARI
26 maggio – 30 ottobre 2022 PROROGATA al 29 gennaio 2023
Museo: secondo piano (sala incontri sensibili) e terzo piano dalle ore 10.00 alle ore 17.30 (ultimo accesso alle ore 17.00) chiuso il mercoledì
Cellaio: venerdì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (ultimo accesso alle ore 16.30)
Real bosco: le installazioni ambientali sono sempre visibili, tutti i giorni, secondo i consueti orari di fruizione del real bosco
BIGLIETTI
Intero: € 12
Ridotto: € 2
per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni non compiuti (fino al giorno del compimento del 25esimo anno di età incluso).
Gratuito: per i minori di anni 18 e per i cittadini italiani residenti all’estero.