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Palazzo Doria d'Angri

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Palazzo Doria d'Angri


Il palazzo Doria d'Angri è un palazzo monumentale di Napoli situato in piazza Sette Settembre (già largo dello Spirito Santo), lungo via Toledo, dinanzi al palazzo Carafa di Maddaloni.

L'edificio fu eretto su commissione di Marcantonio Doria su due precedenti abitazioni cinquecentesche acquistate dal principe nel 1749 una e nel 1755 l'altra. Nel 1760 venne demolito il complesso più grande preesistente, ma in quell'anno il Doria morì e l'idea di realizzare il palazzo di famiglia passò perciò al figlio Giovanni Carlo che incaricò del progetto l'ormai anziano Luigi Vanvitelli.

Avviati i lavori, dopo la morte del Vanvitelli avvenuta nel 1773 i progetti passarono a Ferdinando Fuga prima, poi a Mario Gioffredo e infine a Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, a cui si deve sostanzialmente la configurazione attuale dell'edificio.

Il palazzo ha una pianta trapezoidale, con la facciata rivolta verso il largo; la facciata è in marmo bianco suddivisa in tre ordini ed è scandita dalla presenza del portale affiancato da colonne doriche che sorreggono, insieme a dei possenti mensoloni, l'aggettante balcone. Il piano superiore è scandito dalla presenza di semicolonne e lesene ioniche che inquadrano tre finestre con cornici marmoree. La balaustra superiore, che oggi risulta in parte danneggiata, ospitava sei statue al di sotto delle quali era al centro il grande stemma dei Doria; oggi rimangono tuttavia solo due sculture a destra e un pezzo di ghirlanda dello stemma.

I cortili interni sono due: uno di forma esagonale, simile concettualmente a quello ottagonale di palazzo Serra di Cassano, ma più stretto ed elevato nella forma; l'altro cortile invece è di forma rettangolare. Questi due spazi aperti sono collegati tra loro da un passaggio con volte, mentre collegano a loro volta i due rispettivi ingressi tramite lunghi androni.

Gran parte dell'interno è impreziosito con decorazioni tipiche dei palazzi nobiliari settecenteschi di Napoli. Nell'insieme il palazzo si presenta con uno stile collocabile tra il tardobarocco ed il neoclassico.

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