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Ritorno dal bosco

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GAM - Galleria d'Arte Moderna

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EVENTO TERMINATO
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GAM - Galleria d'Arte Moderna
via Palestro 16 - 20121 Milano

In occasione del prestito del dipinto Ritratto della signora Casiraghi Oriani alla mostra Giovanni Segantini. Maestro del ritratto organizzata al Museo Segantini di St. Moritz, la Galleria d’Arte Moderna ospita un capolavoro proveniente dalla collezione del museo svizzero, in deposito dalla Fondazione Otto Fishbacher: Ritorno dal bosco.

In un freddo paesaggio invernale, un'anziana contadina trascina dietro di sé una slitta, carica di un grosso ceppo di legno e alcune radici contorte. Seguendo un sentiero segnato nella neve, sta facendo ritorno a casa dopo le quotidiane fatiche. In paese, davanti a lei, si accendono le prime luci, gialle e calde, in contrasto con l'ambiente circostante. La catena montuosa che fa da quinta alla scena, bassa e orizzontale, si trasforma in una cappa ghiacciata che grava sul paese di Savognino, dove Segantini stesso visse per alcuni anni dal 1886.

Ritorno dal bosco è una delle prime opere che segnano l'avvicinamento alle tematiche del simbolismo da parte di Segantini. I paesaggi montani studiati nel volontario isolamento nei Grigioni, in Svizzera, con la loro luce intensa e la natura incontaminata, insieme all’influenza della più moderna pittura europea conosciuta tramite Vittore Grubicy de Dragon, portarono l'artista verso un nuovo linguaggio pittorico. Il dipinto è infatti esemplare dei risultati raggiunti da Segantini nell’utilizzo scrupoloso della tecnica del divisionismo, che prevedeva l’applicazione di colore puro direttamente sulla tela e non mescolato sulla tavolozza, ottenendo effetti di grande luminosità, qui evidenti nei bianchi cristallini e nei grigi argentati, ricchi di toni azzurri.

Ma il terso e silenzioso paesaggio innevato conserva anche profondi significati simbolici, legati al ciclo di morte e rinascita della natura. Le radici portate sulla slitta rimandano alla vita che fuoriesce dalla terra, la quale è ancora momentaneamente spoglia, quasi letargica. L'anziana donna segue un percorso lineare, già solcato da altri prima di lei, che la conduce inesorabilmente alla meta: il destino umano è ineluttabile e la donna vi si reca con fiera rassegnazione, guardando forse con speranza alle luci e al campanile, che con la sua punta è l'unico elemento a stagliarsi contro il cielo, unendo piano terreno e piano spirituale.

ORARI DI APERTURA
Martedì - domenica 10.00 - 17.30
(ultimo accesso un'ora prima dell'orario di chiusura)

Lunedì chiuso 

BIGLIETTO INTEGRATO MUSEO / MOSTRA
• biglietto intero   € 5,00
• biglietto ridotto  € 3,00

Ingresso gratuito il primo e il terzo martedì del mese dalle ore 14.00.

 

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In occasione del prestito del dipinto Ritratto della signora Casiraghi Oriani alla mostra Giovanni Segantini. Maestro del ritratto organizzata al Museo Segantini di St. Moritz, la Galleria d’Arte Moderna ospita un capolavoro proveniente dalla collezione del museo svizzero, in deposito dalla Fondazione Otto Fishbacher: Ritorno dal bosco.

In un freddo paesaggio invernale, un'anziana contadina trascina dietro di sé una slitta, carica di un grosso ceppo di legno e alcune radici contorte. Seguendo un sentiero segnato nella neve, sta facendo ritorno a casa dopo le quotidiane fatiche. In paese, davanti a lei, si accendono le prime luci, gialle e calde, in contrasto con l'ambiente circostante. La catena montuosa che fa da quinta alla scena, bassa e orizzontale, si trasforma in una cappa ghiacciata che grava sul paese di Savognino, dove Segantini stesso visse per alcuni anni dal 1886.

Ritorno dal bosco è una delle prime opere che segnano l'avvicinamento alle tematiche del simbolismo da parte di Segantini. I paesaggi montani studiati nel volontario isolamento nei Grigioni, in Svizzera, con la loro luce intensa e la natura incontaminata, insieme all’influenza della più moderna pittura europea conosciuta tramite Vittore Grubicy de Dragon, portarono l'artista verso un nuovo linguaggio pittorico. Il dipinto è infatti esemplare dei risultati raggiunti da Segantini nell’utilizzo scrupoloso della tecnica del divisionismo, che prevedeva l’applicazione di colore puro direttamente sulla tela e non mescolato sulla tavolozza, ottenendo effetti di grande luminosità, qui evidenti nei bianchi cristallini e nei grigi argentati, ricchi di toni azzurri.

Ma il terso e silenzioso paesaggio innevato conserva anche profondi significati simbolici, legati al ciclo di morte e rinascita della natura. Le radici portate sulla slitta rimandano alla vita che fuoriesce dalla terra, la quale è ancora momentaneamente spoglia, quasi letargica. L'anziana donna segue un percorso lineare, già solcato da altri prima di lei, che la conduce inesorabilmente alla meta: il destino umano è ineluttabile e la donna vi si reca con fiera rassegnazione, guardando forse con speranza alle luci e al campanile, che con la sua punta è l'unico elemento a stagliarsi contro il cielo, unendo piano terreno e piano spirituale.

ORARI DI APERTURA
Martedì - domenica 10.00 - 17.30
(ultimo accesso un'ora prima dell'orario di chiusura)

Lunedì chiuso 

BIGLIETTO INTEGRATO MUSEO / MOSTRA
• biglietto intero   € 5,00
• biglietto ridotto  € 3,00

Ingresso gratuito il primo e il terzo martedì del mese dalle ore 14.00.

 


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