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Itadakimasu. Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime

Itadakimasu. Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime

Palazzo della Meridiana

mostre

Itadakimasu. Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime

mostre

Itadakimasu. Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime
EVENTO TERMINATO
Avvertenze Le informazioni sugli eventi sono soggette a modifiche. Controlla il link di dettaglio dell'evento per gli aggiornamenti più recenti riguardanti prezzi, disponibilità e date.
  • Data
    12/10/2023 - 28/01/2024
  • Orario
    10:00 - 19:00
  • Luogo
    Palazzo della Meridiana
  • Prezzo
    12 €
  • Vai al sito web
Palazzo della Meridiana
Salita di S. Francesco, 4, 16124 Genova GE

Un viaggio avvincente nel mondo della cucina e dell’animazione giapponese, in cui il cibo diventa filo conduttore tra tradizione, emozioni e avventure straordinarie.

Ricordando le opere di grandi maestri del disegno animato come Hayao Miyazaki, Eichiro Oda e Masashi Kishimoto, questa mostra celebra piatti iconici come gli Onigiri, i bentō e le pietanze tradizionali che hanno ispirato e unificato generazioni di otaku, nerd e appassionati di anime e avventure nel Sol Levante.

 

Dal 12 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024 Palazzo della Meridiana, a Genova, ospita la mostra Itadakimasu. Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime, ideata e prodotta da Vertigo Syndrome, col supporto di Palazzo della Meridiana, e curata dal food influencer Samuele Nazionale (@pranzoakonoha), in collaborazione con la scrittrice Silvia Casini.

In omaggio a tutti i visitatori un piccolo ricettario sulla cucina degli anime con le creazioni culinarie, spiegate passo passo, ideate dal curatore della mostra.

In Giappone il cibo non è semplicemente un pasto, ma un rifugio dell’anima, una fonte di crescita personale e di connessione umana.

 A guidarli in questo mondo segreto, saranno i manga, gli anime, i capolavori del cinema d’animazione giapponese, che hanno contribuito a rendere famose in tutto il mondo pietanze come il ramen, gli onigiri e i bentō, con i loro sapori, le loro forme e i loro profumi.

Attraverso riproduzioni fedelissime di piatti – realizzate appositamente in grandezza naturale – grazie alla peculiare tecnica giapponese dello shokuhin sampuru; meravigliose illustrazioni ispirate dai cartoni animati e dai film più amati, nonché pannelli video che mostrano, in forma di tutorial, come preparare queste famose ricette, la mostra racconterà aspetti gustosi e particolari sul Giappone.

Ad accoglierli all’inizio del percorso espositivo, i visitatori troveranno in tutta la sua maestosità Inari, il kami – ovvero la divinità giapponese – del raccolto, dell’agricoltura, della fertilità e della prosperità, al quale potranno porgere un’offerta simbolica come riso, fagioli, cerali, fiori o frutta, considerata tra i doni più preziosi.

Dopo aver presentato al pubblico le sue messaggere, le splendide volpi bianche che popolano l’arcipelago nipponico, il kami introdurrà i suoi ascoltatori al percorso che li aspetta, raccontando loro la storia del Giappone e della sua cucina, basata sul rispetto della natura e distinta in washoku, l’arte culinaria tradizionale, e yoshoku, quella consumata quotidianamente ai giorni nostri, nata in Epoca Meiji, quando il Paese aprì le sue porte alla cultura occidentale.

Gli offerenti saranno poi chiamati a pronunciare la formula rituale itadakimasu, che dà il titolo all’esposizione, non solo un ringraziamento ma un’espressione di gratitudine e riconoscenza verso il cibo e la sua linfa vitale. Adesso, il viaggio all’interno della mostra può iniziare.

Venite a scoprire le piccole storie nascoste della cucina nipponica attraverso un viaggio gastronomico che vi trasporterà sia nel quotidiano giapponese tra bentō domestici e torte alla fragola, ma anche nelle festività con lo street food dei Matsuri (festival estivi) e i pic-nic di Hanami, la fioritura dei ciliegi.

Illustrazioni in mostra di: Davide Gerardi, Virginia Foti, Lucia Mattioli, Loputyn, Blackbanshee  

La Mostra “ITADAKIMASU” dalle parole di Sam e Silvia Casini

E’ difficile forse, per chi non ha mai visto un anime, comprendere l’emozione di provare appetito per un piatto che – all’apparenza – è “solo” disegnato. Cosa ci provoca tutto quel languorino? Perchè, se il nostro personaggio anime preferito mangia, anche noi all’improvviso sentiamo il desiderio irrefrenabile di farlo? E come mai abbiamo fame di qualcosa che non sappiamo spesso nemmeno esattamente cosa sia? Questo è un grande mistero… o forse, tutto sommato, è un mistero piccolo, ma che apre la porta a infinite riflessioni sulla cultura più affascinante che la civiltà umana abbia generato: quella del Sol Levante.

Con itadakimasu mi sono posto l’obiettivo di trovare una risposta a queste domande, prendendo le tavole dei maestri dell’animazione nipponica e utilizzandole per costruire, con l’aiuto sapiente di Vertigo, un mondo animato vivo e quanto più immersivo possibile. Quello che i piatti animati ci raccontano è una storia di tradizioni antiche, lezioni di vita, emozioni che sanno fare battere il cuore tanto ad un bambino quanto ad un uomo o una donna adulti. Il mio desiderio più sincero è che i nostri visitatori, usciti dalla mostra, possano aver vissuto per qualche momento nel loro anime o manga preferito, e se avranno provato questa sensazione anche solo per un istante, giuro che sarò la persona più felice al mondo”.

Sam

In generale, cinema e gastronomia sono interconnessi. La settima arte è piena di suggestioni olfattive. Infatti, non è un caso se tutte le pietanze presenti negli anime siano esteticamente invitanti. Offrono un’esperienza multisensoriale, che ci restituisce una quotidianità familiare attraverso piccoli gesti, che vanno dal borbottio di una zuppa in pentola al taglio perfetto delle verdure e così via. In buona sostanza, Miyazaki, Hosoda, Shinkai e tanti altri ci rammentano che il cibo è rappresentazione di una cultura, specchio di un mondo.

E la mostra Itadakimasu ha proprio l’obiettivo di sottolineare l’amore che i personaggi degli anime emanano quando sono tra i fornelli o quando degustano un certo piatto. Ogni dettaglio diventa così un pretesto per saldare e trasmettere il forte legame tra cibo e memoria, tra gusto ed emozioni, per apprezzare l’unione familiare o tra amici, restituendo significato alla sacralità dell’esistenza.

Ogni pasto è un chiaro segno dell’intima comunione tra società giapponese e arte culinaria, intesa non solo come appagamento dei desideri primari, ma soprattutto come gioia sensoriale”.

Silvia Casini

 

DATE E ORARI

Dal 12 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024

Da martedì a venerdì: 10:00-19:00;

Sabato e Domenica: 10:00-20:00

Aperture straordinarie:

26 dicembre e 1 gennaio

24 e 25 dicembre chiuso

Nei giorni 28 – 29 Ottobre e 18 – 19 Novembre la mostra chiuderà alle ore 19:00 (ultimo ingresso un’ora prima)

BIGLIETTI

Acquistabili online e in biglietteria 

  • Intero: 12,00€
  • Ridotto: 10,00€ (minori di 18 anni, over 65, accompagnatori di persone disabili con certificazione di disabilità pari o superiore a 75%)
  • Ridotto Bambini: 5,00€ (dai 6 ai 12 anni)
  • Ridotto Evento Collaterale: 5,00€ (accesso solo evento)
  • Bento Box Passport: 35,00€ prezzo di lancio (un biglietto unico valido per tutti gli eventi collaterali, entrata in mostra illimitata- biglietto nominale)
  • Bento Box Infinity: 50,00€ prezzo di lancio (tutto quello compreso sopra + ingresso al Concerto Miyazaki + un biglietto omaggio per la mostra per un’altra persona)

Acquistabili solo in biglietteria

  • Ridotto Scuole: 5,00€ (solo su prenotazione a info@vertigosyndrome.it)
  • Omaggio: 0,00€ (bambini fino ai 6 anni, persone disabili con certificazione di disabilità pari o superiore a 75%, soci ICOM con tesserino, guide abilitate e giornalisti accreditati presso l’ufficio stampa Davis & Co – info@davisandco.it)

 

Per coloro che visiteranno la mostra in cosplay avranno diritto a un biglietto ridotto e un salta fila.

 
La mostra nelle parole del vice Presidente della Regione Liguria

La contaminazione cultural-gastronomica è evidente in questa esposizione che fa della cucina l’elemento fondante – spiega il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Pianarievocando con completezza e dinamicità i piatti della tradizione giapponese sino a coinvolgere pubblici diversi con show cooking, interviste, laboratori, presentazioni e proiezioni.  Mi complimento per l’idea e la realizzazione con Vertigo Syndrome, i curatori e Palazzo della Meridiana. Questo Palazzo dei Rolli con la sua programmazione di eventi è sempre più importante per Genova nell’offerta culturale a partire dalle azioni dedicate al territorio sino ai viaggi come questo nell’Estremo Oriente”.

EVENTI COLLATERALI

Per l'elenco completo degli eventi collaterali, visita la pagina dedicata.

 

Il brand Vertigo Syndrome: una crociata contro l’uggia delle mostre d’arte

Il successo delle nostre precedenti mostre a Monza e Bologna, hanno confermato quello che pensavamo: se sei abbastanza bravo da raccontarla come qualcosa di emozionante e interessante, una mostra può attirare persone che solitamente non visitano mostre perché le associano alla noia.” a parlare sono Chiara Spinnato e Filippo Giunti, creatori del brand Vertigo Syndrome.

La nostra missione è far uscire sorpreso, divertito e felice soprattutto chi è stato trascinato da qualcuno a visitare controvoglia una delle nostre mostre. Ci prendiamo cura di rendere l’esperienza affascinante e coinvolgente per ogni visitatore, rendendo il tema della mostra interessante anche per chi non è un appassionato, un esperto o uno specialista del tema.

Le mostre Vertigo Syndrome sono escogitate e costruite partendo dal presupposto che ogni visitatore abbia tutto il diritto di essere impreparato quando fa il primo passo all’interno dei percorsi espositivi, senza per questo provare imbarazzo o fingersi informato.

La notte dell'angelo - Vita scellerata di Caravaggio
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Un viaggio avvincente nel mondo della cucina e dell’animazione giapponese, in cui il cibo diventa filo conduttore tra tradizione, emozioni e avventure straordinarie.

Ricordando le opere di grandi maestri del disegno animato come Hayao Miyazaki, Eichiro Oda e Masashi Kishimoto, questa mostra celebra piatti iconici come gli Onigiri, i bentō e le pietanze tradizionali che hanno ispirato e unificato generazioni di otaku, nerd e appassionati di anime e avventure nel Sol Levante.

 

Dal 12 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024 Palazzo della Meridiana, a Genova, ospita la mostra Itadakimasu. Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime, ideata e prodotta da Vertigo Syndrome, col supporto di Palazzo della Meridiana, e curata dal food influencer Samuele Nazionale (@pranzoakonoha), in collaborazione con la scrittrice Silvia Casini.

In omaggio a tutti i visitatori un piccolo ricettario sulla cucina degli anime con le creazioni culinarie, spiegate passo passo, ideate dal curatore della mostra.

In Giappone il cibo non è semplicemente un pasto, ma un rifugio dell’anima, una fonte di crescita personale e di connessione umana.

 A guidarli in questo mondo segreto, saranno i manga, gli anime, i capolavori del cinema d’animazione giapponese, che hanno contribuito a rendere famose in tutto il mondo pietanze come il ramen, gli onigiri e i bentō, con i loro sapori, le loro forme e i loro profumi.

Attraverso riproduzioni fedelissime di piatti – realizzate appositamente in grandezza naturale – grazie alla peculiare tecnica giapponese dello shokuhin sampuru; meravigliose illustrazioni ispirate dai cartoni animati e dai film più amati, nonché pannelli video che mostrano, in forma di tutorial, come preparare queste famose ricette, la mostra racconterà aspetti gustosi e particolari sul Giappone.

Ad accoglierli all’inizio del percorso espositivo, i visitatori troveranno in tutta la sua maestosità Inari, il kami – ovvero la divinità giapponese – del raccolto, dell’agricoltura, della fertilità e della prosperità, al quale potranno porgere un’offerta simbolica come riso, fagioli, cerali, fiori o frutta, considerata tra i doni più preziosi.

Dopo aver presentato al pubblico le sue messaggere, le splendide volpi bianche che popolano l’arcipelago nipponico, il kami introdurrà i suoi ascoltatori al percorso che li aspetta, raccontando loro la storia del Giappone e della sua cucina, basata sul rispetto della natura e distinta in washoku, l’arte culinaria tradizionale, e yoshoku, quella consumata quotidianamente ai giorni nostri, nata in Epoca Meiji, quando il Paese aprì le sue porte alla cultura occidentale.

Gli offerenti saranno poi chiamati a pronunciare la formula rituale itadakimasu, che dà il titolo all’esposizione, non solo un ringraziamento ma un’espressione di gratitudine e riconoscenza verso il cibo e la sua linfa vitale. Adesso, il viaggio all’interno della mostra può iniziare.

Venite a scoprire le piccole storie nascoste della cucina nipponica attraverso un viaggio gastronomico che vi trasporterà sia nel quotidiano giapponese tra bentō domestici e torte alla fragola, ma anche nelle festività con lo street food dei Matsuri (festival estivi) e i pic-nic di Hanami, la fioritura dei ciliegi.

Illustrazioni in mostra di: Davide Gerardi, Virginia Foti, Lucia Mattioli, Loputyn, Blackbanshee  

La Mostra “ITADAKIMASU” dalle parole di Sam e Silvia Casini

E’ difficile forse, per chi non ha mai visto un anime, comprendere l’emozione di provare appetito per un piatto che – all’apparenza – è “solo” disegnato. Cosa ci provoca tutto quel languorino? Perchè, se il nostro personaggio anime preferito mangia, anche noi all’improvviso sentiamo il desiderio irrefrenabile di farlo? E come mai abbiamo fame di qualcosa che non sappiamo spesso nemmeno esattamente cosa sia? Questo è un grande mistero… o forse, tutto sommato, è un mistero piccolo, ma che apre la porta a infinite riflessioni sulla cultura più affascinante che la civiltà umana abbia generato: quella del Sol Levante.

Con itadakimasu mi sono posto l’obiettivo di trovare una risposta a queste domande, prendendo le tavole dei maestri dell’animazione nipponica e utilizzandole per costruire, con l’aiuto sapiente di Vertigo, un mondo animato vivo e quanto più immersivo possibile. Quello che i piatti animati ci raccontano è una storia di tradizioni antiche, lezioni di vita, emozioni che sanno fare battere il cuore tanto ad un bambino quanto ad un uomo o una donna adulti. Il mio desiderio più sincero è che i nostri visitatori, usciti dalla mostra, possano aver vissuto per qualche momento nel loro anime o manga preferito, e se avranno provato questa sensazione anche solo per un istante, giuro che sarò la persona più felice al mondo”.

Sam

In generale, cinema e gastronomia sono interconnessi. La settima arte è piena di suggestioni olfattive. Infatti, non è un caso se tutte le pietanze presenti negli anime siano esteticamente invitanti. Offrono un’esperienza multisensoriale, che ci restituisce una quotidianità familiare attraverso piccoli gesti, che vanno dal borbottio di una zuppa in pentola al taglio perfetto delle verdure e così via. In buona sostanza, Miyazaki, Hosoda, Shinkai e tanti altri ci rammentano che il cibo è rappresentazione di una cultura, specchio di un mondo.

E la mostra Itadakimasu ha proprio l’obiettivo di sottolineare l’amore che i personaggi degli anime emanano quando sono tra i fornelli o quando degustano un certo piatto. Ogni dettaglio diventa così un pretesto per saldare e trasmettere il forte legame tra cibo e memoria, tra gusto ed emozioni, per apprezzare l’unione familiare o tra amici, restituendo significato alla sacralità dell’esistenza.

Ogni pasto è un chiaro segno dell’intima comunione tra società giapponese e arte culinaria, intesa non solo come appagamento dei desideri primari, ma soprattutto come gioia sensoriale”.

Silvia Casini

 

DATE E ORARI

Dal 12 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024

Da martedì a venerdì: 10:00-19:00;

Sabato e Domenica: 10:00-20:00

Aperture straordinarie:

26 dicembre e 1 gennaio

24 e 25 dicembre chiuso

Nei giorni 28 – 29 Ottobre e 18 – 19 Novembre la mostra chiuderà alle ore 19:00 (ultimo ingresso un’ora prima)

BIGLIETTI

Acquistabili online e in biglietteria 

  • Intero: 12,00€
  • Ridotto: 10,00€ (minori di 18 anni, over 65, accompagnatori di persone disabili con certificazione di disabilità pari o superiore a 75%)
  • Ridotto Bambini: 5,00€ (dai 6 ai 12 anni)
  • Ridotto Evento Collaterale: 5,00€ (accesso solo evento)
  • Bento Box Passport: 35,00€ prezzo di lancio (un biglietto unico valido per tutti gli eventi collaterali, entrata in mostra illimitata- biglietto nominale)
  • Bento Box Infinity: 50,00€ prezzo di lancio (tutto quello compreso sopra + ingresso al Concerto Miyazaki + un biglietto omaggio per la mostra per un’altra persona)

Acquistabili solo in biglietteria

  • Ridotto Scuole: 5,00€ (solo su prenotazione a info@vertigosyndrome.it)
  • Omaggio: 0,00€ (bambini fino ai 6 anni, persone disabili con certificazione di disabilità pari o superiore a 75%, soci ICOM con tesserino, guide abilitate e giornalisti accreditati presso l’ufficio stampa Davis & Co – info@davisandco.it)

 

Per coloro che visiteranno la mostra in cosplay avranno diritto a un biglietto ridotto e un salta fila.

 
La mostra nelle parole del vice Presidente della Regione Liguria

La contaminazione cultural-gastronomica è evidente in questa esposizione che fa della cucina l’elemento fondante – spiega il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Pianarievocando con completezza e dinamicità i piatti della tradizione giapponese sino a coinvolgere pubblici diversi con show cooking, interviste, laboratori, presentazioni e proiezioni.  Mi complimento per l’idea e la realizzazione con Vertigo Syndrome, i curatori e Palazzo della Meridiana. Questo Palazzo dei Rolli con la sua programmazione di eventi è sempre più importante per Genova nell’offerta culturale a partire dalle azioni dedicate al territorio sino ai viaggi come questo nell’Estremo Oriente”.

EVENTI COLLATERALI

Per l'elenco completo degli eventi collaterali, visita la pagina dedicata.

 

Il brand Vertigo Syndrome: una crociata contro l’uggia delle mostre d’arte

Il successo delle nostre precedenti mostre a Monza e Bologna, hanno confermato quello che pensavamo: se sei abbastanza bravo da raccontarla come qualcosa di emozionante e interessante, una mostra può attirare persone che solitamente non visitano mostre perché le associano alla noia.” a parlare sono Chiara Spinnato e Filippo Giunti, creatori del brand Vertigo Syndrome.

La nostra missione è far uscire sorpreso, divertito e felice soprattutto chi è stato trascinato da qualcuno a visitare controvoglia una delle nostre mostre. Ci prendiamo cura di rendere l’esperienza affascinante e coinvolgente per ogni visitatore, rendendo il tema della mostra interessante anche per chi non è un appassionato, un esperto o uno specialista del tema.

Le mostre Vertigo Syndrome sono escogitate e costruite partendo dal presupposto che ogni visitatore abbia tutto il diritto di essere impreparato quando fa il primo passo all’interno dei percorsi espositivi, senza per questo provare imbarazzo o fingersi informato.


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