Palazzo Doria Tursi
Musei di Strada Nuova
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Via Garibaldi, 9 - 16124 GenovaCome arrivareScopri il percorso migliore
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Portello (196 m)
funicolare Funicolare Sant'AnnaZecca (302 m)
funicolare Funicolare Zecca-Righi
Il palazzo Doria-Tursi, o palazzo Niccolò Grimaldi, è un edificio sito in via Garibaldi al civico 9 nel centro storico di Genova, inserito il 13 luglio del 2006 nella lista tra i 42 palazzi iscritti ai Rolli di Genova, divenuti in tale data Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. L'edificio è sede del Comune di Genova e fa parte del polo museale della città.
Il palazzo, il maggiore per estensione in Strada Nuova, come era detta all'epoca via Giuseppe Garibaldi, fu eretto a partire dal 1565 dai fratelli Domenico e Giovanni Ponzello, architetti manieristi discepoli di Galeazzo Alessi, per Niccolò Grimaldi, appellato "il Monarca" per il novero di titoli nobiliari di cui poteva vantarsi, e ai quali sommava gli innumerevoli crediti che aveva nei confronti di Filippo II, di cui era il principale banchiere.
È l'edificio più maestoso della via, unico edificato su ben tre lotti di terreno, con due ampi giardini a incorniciare il corpo centrale. Le ampie logge affacciate sulla strada vennero aggiunte nel 1597, quando il palazzo divenne proprietà di Giovanni Andrea Doria che lo acquisì per il figlio cadetto Carlo, duca di Tursi, al quale si deve l'attuale denominazione.
A seguito dell'annessione della Repubblica di Genova nel Regno di Sardegna, fu acquistato da Vittorio Emanuele I di Savoia nel 1820, ed in tale occasione ristrutturato dall'architetto di corte Carlo Randoni, cui è dovuta la costruzione della torretta dell'orologio.
Dal 1848 è sede del municipio genovese.
L'edificio è collegato all'adiacente Palazzo Bianco. Fa parte del polo museale genovese dei Musei di Strada Nuova, e ospita le ultime sale della galleria del museo con la pittura genovese del XVII e XVIII secolo, la Maddalena Penitente di Antonio Canova, la collezione numismatica e quella di ceramiche del comune di Genova. Due sale del percorso espositivo sulle volte presentano affreschi di Nicolò Barabino (La Munificenza) e Pietro Fea (Carro del Sole).
Nella Sala Paganiniana sono conservati: il violino costruito dal liutaio italiano, Bartolomeo Giuseppe Antonio Guarneri e appartenuto a Niccolò Paganini e detto Il Cannone, la copia del violino costruita dal liutaio francese Jean-Baptiste Vuillaum, a Parigi 1834 per Paganini e appartenuta a Camillo Sivori e altri cimeli appartenuti al più celebre violinista italiano di ogni tempo.
Tra le varie collezioni, di interesse vi è una relativa ai pesi e alle misure ufficiali utilizzati nell'antica Repubblica di Genova.
ORARI
Martedì-venerdì: 09:00-19:00
Sabato-domenica: 10:00-19:30
Lunedì chiuso.
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