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Giardino dei Semplici

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Giardino dei Semplici


Giardino dei Semplici

Il Giardino dei Semplici (originalmente conosciuto come Horto dei semplici) è l'orto botanico di Firenze. È il secondo orto botanico più antico al mondo nella sua collocazione originaria. Con le sue collezioni storiche costituisce un'articolazione del Sistema Museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Firenze ed è parte del Museo di storia naturale.

STORIA

Fin dal medioevo i "semplici" (varietà vegetali con virtù medicamentose) si coltivavano in vari orti cittadini. Inizialmente aveva il nome di Horto dei semplici. Il primo orto botanico del mondo occidentale sorse a Salerno, ad opera di Matteo Silvatico, insigne medico della Scuola salernitana tra il tredicesimo ed il quattordicesimo secolo. Egli si distinse come profondo conoscitore di piante per la produzione di medicamenti. Di Matteo Silvatico è il Liber cibalis et medicinalis Pandectarum, preziosa raccolta di informazioni sui semplici, cioè sulle piante che venivano utilizzate per la produzione di medicamenti.

Nei Giardini della Minerva vennero, per la prima volta, coltivate e classificate una grande quantità di piante ed erbe, per studiarne a scopo scientifico le proprietà terapeutiche e medicamentose. Qui veniva svolta una vera e propria attività didattica per mostrare agli allievi della Scuola Medica le piante con il loro nome e le loro caratteristiche. Il sito è dotato di un particolare microclima, favorito dalla scarsa incidenza dei venti di tramontana e dalla favorevole esposizione, che ancora oggi permette la coltivazione o addirittura la propagazione spontanea di specie vegetali esigenti in fatto di umidità e calore.

Documenti storici confermano che questo giardino fu il primo Orto botanico d'Europa per la coltivazione e raccolta dei semplici, vegetali a scopo terapeutico. La particolare tipologia di disegno e uso della vegetazione è stata poi ripresa anche nei successivi orti botanici di Padova, Pisa, Firenze, Pavia e Bologna.

L'orto fiorentino può essere considerato il terzo più antico al mondo dopo l'Orto botanico di Pisa e l'Orto botanico di Padova.

SPECIE PRESENTI

Il patrimonio vegetale dell'orto è attualmente costituito da circa 9.000 esemplari di piante.

Nel prato delle conifere sono da segnalare un Taxodium distichum e una Metasequoia glyptostroboides. Fra le piante più vecchie una sughera Quercus suber piantata nel 1805 da Ottaviano Targioni Tozzetti, allora direttore, e mai spellata; e un tasso Taxus baccata piantato nel 1720 da Pier Antonio Micheli. È presente anche una Zelkova serrata secolare.

Nelle serre abbondano le piante esotiche (il caffè Coffea arabica, l'albero del viaggiatore Ravenala madagascariensis, l'Amorphophallus titanum eccezionalmente fiorito nel 2002 e per due volte nel 2007, il banano Musa × paradisiaca, ecc.), e le collezioni di orchidee, piante carnivore, cactacee, cicadee, agrumi e altre ancora.

ORARI

L'Orto botanico è aperto nei seguenti giorni e orari: sabato e domenica, dalle 10 alle 16.

Gli ultimi ingressi sono consentiti un'ora prima della chiusura.

Giorni di chiusura: dal lunedì al venerdì (orario invernale), 1° gennaio, Pasqua, 1° maggio, 15 agosto, 25 dicembre.

BIGLIETTI

Intero: 6€
Ridotto: 3€
età compresa tra 6 e 14 anni; oltre i 65 anni; scuole italiane fino alla secondaria di 2° grado con lettera intestata della scuola
Famiglia 1-2 adulti con massimo 4 bambini: 13€

Cumulativo valido 3 mesi per Antropologia, Paleontologia e Orto botanico:
intero 10€ | ridotto 5€ | famiglia 23€

Orto Card valida per 30 ingressi in un anno dalla data di acquisto: tariffa unica 30€

Visitatori con ingresso gratuito: età inferiore a 6 anni; studenti iscritti alle Università della Toscana (Firenze, Pisa, Normale, Sant'Anna, Siena e Siena per Stranieri); dipendenti dell’Università di Firenze; studenti del programma Erasmus presso le Università della Toscana; studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze; soci ICOM (International Council of Museum) e ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici); persone con disabilità e loro accompagnatori; guide turistiche con iscrizione albo professionale; giornalisti con iscrizione albo professionale; insegnanti e accompagnatori di scolaresche in visita; possessori Edumuseicard.

Fonte: Wikipedia

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