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Porta Garibaldi

Porta del Fortino

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Porta Garibaldi

Porta del Fortino


Porta Garibaldi

Inaugurata come Porta Ferdinanda, venne ribattezzata subito Porta del Fortino o Fortino dai catanesi e ancora è così appellata, in ricordo di un fortino costruito dal viceré Claudio Lamoraldo, principe di Ligne, dopo l'eruzione lavica del 1669 che colpì la città su tutto il lato occidentale, annullandone le difese medievali.

 Eretta nel 1768 per celebrare le nozze di re Ferdinando III di Borbone e Maria Carolina di Asburgo è riconoscibile dall'elegante bicromia del nero della pietra lavica e del bianco della pietra di Lentini, nonché dall'ampio registro di simbologie legate alla città di Catania: l'elefante, Sant'Agata, la Fenice (Melior de cinere surgo è il motto della ricostruenda città). La Porta presentava ai due lati due torrioni semiconici, mentre l'intera piazza riprendeva il gusto bicromo della Porta, cui pure faceva da contraltare una coppia di egide con le armi borboniche poste ad ingresso della piazza (oggi piazza Palestro) sul lato opposto alla Porta. L'intero apparato decorativo esterno ad essa, però, venne demolito nel corso del XIX e degli inizi del XX secolo, così che oggi di quell'aspetto non restano che stampe settecentesche e sbiadite foto degli inizi del XX secolo.

Si trova tra piazza Palestro e piazza Crocifisso, alla fine di via Giuseppe Garibaldi, nel quartiere Fortino, in dialetto catanese Furtinu.

Fonte: Wikipedia

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